BTG " VICENZA "

07.01.2013 14:44

 

Battaglione Alpini " VICENZA "

05.01.2013 11:16

 

Nasce il 10 luglio 1887 per trasformazione del battaglione Val Schio (assumendo il nome della località sede del centro di mobilitazione). Le sue compagnie sono la 59^ - 60^ - 61^ ,nappina rossa. Inquadrato nel 6° reggimento alpini. Nel 1915, allo scoppio della 1^ Guerra, è dislocato con le compagnie 59-60-61-93-108 in Val d’Agno e in Val Leogra.Figlio del Vicenza è il battaglione Val Leogra (cp 259^-260^-261^).Il 24 maggio il Vicenza al comando del Magg SALOMONE, occupa il monte Pasubio e nei giorni seguenti occupa le posizioni del Coni Zugna.E’ coinvolto nei combattimenti di monte Maggio e monte Corno dove il 9 giugno respinge gli attacchi austroungarici. Il 18 agosto partecipa all’azione per la conquista di Alpi di Milegna, in seguito occupa le linee nella zona di Campoluzzo-costa d’Agra dove rimane sino alla fine di settembre. Dopo aver partecipato alle azioni di malga Pioverna Alta e del Durer , dopo un periodo di riposo,si porta ai primi di novembre sull’altopiano di Tonezzo dove rimane sino alla fine dell’anno.
Il 15 marzo 1916 cede le compagnie 93 e 108 al battaglione Monte Berico . Il battaglione Vicenza è in fase difensiva ed in questo periodo sue pattuglie si spingono in ricognizione verso le linee nemiche.
Il 15 maggio 1916 si scatena la Strafexpedition . Dopo un violento bombardamento il nemico attacca in forze il tratto di fronte tra la val Terragnolo e l’alto Astico costringendo i reparti italiani a ripiegare. La 61^ cp viene distrutta mentre le altre compagnie pur retrocedendo respingono gli attacchi nemici. Nei giorni seguenti il battaglione contrattacca e ferma gli assalitori ma per non rimanere accerchiato retrocede su linee di difesa  successive per giungere il 26 maggio a Recoaro.Il battaglione è ridotto a 6 ufficiali e 160 soldati; viene impiegato in lavori stradali ed il 14 giugno dopo esser stato riorganizzato con l’inserimento di complementi torna in linea in  Vallarsa.Dal 25 al 29 giugno in numerosi combattimenti conquista le posizioni del monte Trappola. Il 30 riceve l’ordine di conquistare monte Corno ma i numerosi tentativi non hanno successo. La sera del 9 luglio riprende l’azione con il concorso di altre truppe, la 61^ cp conquista la selletta ,impadronendosi del posto telefonico ed isolando i difensori di monte Corno che successivamente vengono catturati. Ma il contrattacco nemico del giorno successivo, sorprende gli alpini che con un fianco scoperto ,causa il mancato arrivo di una colonna di rinforzi,devono ripiegare. Viene opposta una disperata resistenza, fino al combattimento alla baionetta ma è tutto vano. Gli austriaci catturano oltre al comandante del btg Magg. FROTTOLI  e numerosi alpini,anche il Ten. Cesare BATTISTI e il S.Ten. Fabio FILZI che riconosciuti come disertori dell’esercito austroungarico  saranno giustiziati due giorni dopo a Trento. Meriteranno la Medaglia d’Oro al VM.
Il 5 agosto 1916 i resti del battaglione sono nuovamente integrati con i complementi. Il battaglione ricostituito presidia le trincee della malga di Val di Fieno e quelle del coston di Lora. Il 1 settembre attacca le posizioni nemiche e pur ottenendo alcune conquiste di trincee, per la violenta reazione del nemico perde 11 ufficiali e 225 soldati.
Dopo un’ulteriore ricostituzione è adibito a lavori di rafforzamento difese e non partecipa a particolari  azioni  belliche. Il 24 agosto 1917 è trasferito in ferrovia a Cividale per partecipare alla battaglia della Bainsizza. Passato l’Isonzo prende parte ad alcune azioni operando nel contempo a migliorare le difese delle posizioni. Il 22 ottobre si trasferisce in Val Doblar quale riserva del 10° Gruppo. La 60^ cp è accerchiata sulla selletta del Hrad Vhr ; all’alba del 25 dopo aver respinto attacchi nemici, inizia il ripiegamento. Il 30 ottobre è a Codroipo , sempre combattendo ,il comando del battaglione e circa 200 superstiti riescono a raggiungere Sacile e successivamente Bassano il 16 novembre. Dopo aver presidiato lo sbarramento di Valstagna, il 2 dicembre entra in linea sulle pendici del monte Badenecche.Il 4 il nemico attacca ed il giorno successivo il Vicenza ripiega per la Val  Vecchia. Tolto dalla prima linea il 20 dicembre giunge a Solagna per eseguire lavori di rafforzamento difese. Il 2 febbraio 1918 torna in linea sul Cornone che nonostante vari sanguinosi tentativi di conquista rimane in mani nemiche. Dopo un periodo di riposo, durante la battaglia del Piave, compie vari spostamenti. Iniziata la decisiva offensiva di Vittorio Veneto ,il 24 è a Altivole, il 29 raggiunge Valdobbiadene. Il 1° novembre è a Lentiai dove si trova alla fine delle ostilità.
Per i meriti acquisiti nel corso della Guerra è decorato di medaglia d’Argento al VM:
“Per le prove di fulgido valore date dal battaglione Vicenza,audace nell’attaccare, eroico nel resistere, sotto tempeste di fuoco nemico, a prezzo di larghissimo tributo di sangue”
Altipiani,maggio-luglio 1916;Coston di Lora 20 settembre 1916; Sasso Rosso 18 gennaio 1918; Monte Cornone 10 febbraio 1918.
Il 21 novembre 1919  viene costituito il 9° reggimento al  quale il Vicenza è assegnato .La nuova sede del battaglione è Tolmino.
Nell’ottobre 1935 i comandi superiori alpini si trasformano in divisioni alpine: il 9° reggimento è inquadrato nella Julia; il btg  Vicenza è costituito dalle cp 59-60-61-290. Il 20 gennaio 1936 sono sciolte le quarte compagnie.Nell’agosto 1939 nell’imminenza della Seconda guerra è ricostituito il btg  Val Leogra.
Partecipa alla campagna di Grecia-Albania fin dal 28 ottobre 1940 quando iniziano le ostilità. Al comando del Magg.Franco CONFALONIERI(aiutante maggiore Sten. MERVIG) è schierato al confine nella zona di Germeni da dove avanza verso Amarantos proseguendo sino alla Vojussa in condizioni climatiche particolarmente contrarie. La reazione greca costringe i reparti a dolorosi sacrifici, il battaglione si distingue a Sella Kristobasileo, dove l’11 novembre merita la M.O. alla memoria il Sergente Maggiore Silvio DI GIACOMO,e S.Atanasio.Il 9° rgt dal 10 novembre passa alle dipendenze della divisione Bari. Successivamente si distingue per eroismo e valore nei combattimenti di Konitra,Perati,Frasheri,Vojussa,Chiarista,Monte Scindeli ed il Golico.A quota 1067 del Chiarista cade il 27 dicembre 1940, il Ten. Aldo ZANOTTA che sarà decorato di M.O.V.M..Il 30 dicembre 1940 cade il Magg. CONFALONIERI alla cui memoria viene conferita la M.O V.M. A febbraio 1941 subentra nel comando il Ten.Col. Giuseppe BOTTAI  (Ministro dell’educazione nazionale).L’8 marzo cade a Mali Scindeli il Ten. Giuseppe DE MARTINI altra Medaglia d’Oro alla memoria.
Il 1 aprile 1941 viene costituito il btg Vicenza bis che viene impiegato in Valle Isonzo.
Al termine del conflitto,causa il siluramento della nave Galilea che provoca la perdita del btg Gemona, i rimanenti reparti della Julia rientrano in Patria via terra attraverso l’Albania e la Jugoslavia
Per il suo comportamento merita alla bandiera del 9° reggimento la Medaglia d’Oro al VM.
Il 15 febbraio 1942 vengono costituite le compagnie armi d’accompagnamento, al Vicenza è assegnata la 117^.
Lasciata Gorizia a metà agosto,raggiunge in tradotta Izjun, poi si sposta a piedi per circa 250 km, prendendo posizione sulla riva destra del fiume Don.
Comandante                Magg. Luigi PAGANELLI
59ª compagnia            Cap. MENEGHELLO/Cap. Dino MICHIELETTO
60ª compagnia            Ten. QUAGLIA
61ª compagnia            Ten. Aldo DE BARBERIS
117ª compagnia armi accompagnamento        Cap. MICHELOTTO
Cappellano                  don Antonio AIDA

La Julia causa il cedimento della linea tenuta dalle divisioni Cosseria e Ravenna, viene spostata in questo settore, passando sotto il comando del XXIV corpo d’armata corazzato tedesco ( 19^ - 27^ divisione corazzata e 385^ - 387^ divisione fanteria).
Il 18 dicembre il btg Vicenza cede le proprie posizioni al btg Morbegno e si sposta verso Kriniskaja e Selenji Jar in funzione di riserva. Il 24 dicembre per eliminare un’infiltrazione nemica, contrattacca sbaragliando le truppe avversarie .Alla testa del suo plotone della 61^ cp cade il Sottotenente Ciro MENOTTI che sarà decorato di M.O. alla memoria. Il 30 dicembre il battaglione è attaccato da ingenti forze di fanteria appoggiate da 25 carri armati. La strenua difesa causa enormi vuoti fra gli alpini. Vengono concesse 3 Medaglie d’Oro alla memoria al Ten. Federico COLINELLI, al Sottotenente Vittorio HEUSCH ed al Sottotenente in spe Ugo PICCININI.
Il 16 gennaio,verso mezzogiorno, la Julia riceve ordine dal comando del XXIV corpo d’armata corazzato tedesco di ripiegare sulla riva sinistra del Cernaja Kalitva.Nella notte sul 17 tutti i reparti sono in movimento, il 9° reggimento è schierato a destra da Mesonskij a Melnitzij.Il battaglione sostiene continui combattimenti fra Kopanki , Samoilenkov e Lessinitschanski dove viene annientato dai corazzati russi il 21 gennaio.
La sera della stessa giornata, il 9° rgt non esiste più, i pochi alpini sopravvissuti vengono incolonnati verso i campi di concentramento russi.
Per l’eroismo dimostrato merita alla bandiera del 9° reggimento la Medaglia d’Oro al VM.
Maggio 1943 con i reduci dal fronte russo viene costituita la compagnia Vicenza. Alla data dell’armistizio,il battaglione subisce la sorte degli altri reparti del Regio Esercito.

Viene ricostituito a Tolmezzo caserma “Antonio Cantore” al comando del Ten.Col. Eugenio MARINONI il 1 settembre 1975 per sostituire il B.A.R. “Julia”.In occasione del giuramento delle reclute dello scaglione 3/76 dell’11 aprile 1976 in Vicenza,viene solennemente consegnata la bandiera di guerra. Madrina è la sig.ra TAVONI vedova della M.O. Col. Gaetano comandante del 9° rgt caduto in Grecia.Nel 1976 a seguito del terremoto  il battaglione viene trasferito a Codroipo (caserma XXIX ottobre 1917). La 61^ cp viene trasferita a Teramo con il compito d’addestrare le reclute del btg “L’Aquila”.Per l'opera svolta durante il terromoto viene conferita la Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito. "Unità seriamente danneggiata nelle infrastrutture dal sisma del 6 maggio 1976,interveniva immediatamente in soccorso alla popolazione della cittadina di Tolmezzo e delle frazioni.Operando in condizioni d'estrema precarietà ed a rischio della propria incolumità, a causa del perdurare delle scosse e dei crolli, il personale del reparto riusciva a trarre in salvamento  numerosi cittadini sepolti dalle macerie e ad offrire la necessaria assistenza ai feriti.Proseguiva per lungo tempo l'opera di assistenza materiale agli scampati dei centri e delle frazioni, isolate e sperdute della Carnia, organizzando tendopoli e provvedendo ai rifornimenti alimentari quotidiani. L'opera svolta, che ha riscosso l'ammirazione e la riconoscenza delle Autorità e della popolazione, ha concretamente  contribuito a limitare i danni della grave sciagura ed a fermare lo spopolamento dei centri della Carnia, rafforzando il prestigio dell'Esercito". Zona Carnia, 6 maggio-30 giugno 1976. Sciolto il 27 agosto 1996. Ultimo comandante Ten.Col. Vittorio DE NART.

Motto:

Motto: "Ad ardua super Alpes Patria vocat" (La Patria chiama a compiere difficili imprese sulle Alpi).