BTG " VESTONE "

07.01.2013 14:42

Battaglione Alpini " VESTONE "

05.01.2013 11:15

 

Il battaglione alpini “Vestone” con le compagnie 53^, 54^ 55^, è costituito ad Anfo per trasformazione del preesistente btg. alpini “Rocca d’Anfo” il 13 gennaio 1889 alle dipendenze del 5° reggimento alpini.
Nel corso del 1890 il battaglione trasferisce la propria sede presso la caserma “Giovanni Chiassi” di Vestone. Per la guerra Italo-turca, sbarca a Tripoli il 1° novembre 1912, accampandosi nella località di Haramangi. Il 13 si sposta nell’oasi Zanzur e passa a far parte dell’8° Reggimento Alpini Speciale, al comando del colonnello Antonio CANTORE.
Il 16 novembre il reggimento inizia l’avanzata verso l’altipiano del Garian e il 9 dicembre raggiunse il Castello di Garian che conquista il 12 dicembre. Il battaglione, si sistemarono a difesa nei pressi di Tebedut di fronte ad Assaba, che conquista il 23 marzo 1913, segnando la fine della resistenza dei ribelli in Tripolitania. Il “Vestone” con l’8° reggimento alpini speciale, torna a Tripoli e, via mare, raggiunse Derna.
Dal 17 al 19 giugno 1913 la colonna Cantore conquista l’altopiano di Ettangi, eliminando definitivamente i ribelli in Cirenaica. Il 18 luglio 1913 gli alpini combattono l’ultima vera battaglia; il 18 agosto il “Vestone”, respinse un attacco di beduini.
A fine del 1913 inizia il rimpatrio dei primi battaglioni alpini, mentre il “Vestone” rimane a El Merg a presidiare le principali località. Il 9 agosto 1914 si trasferisce a Tolmetta. Il giorno dieci, la 53^ e la 54^ compagnia sbarcarono a Napoli; la 55^ con le salmerie e la sezione mitragliatrici sbarca il 21. Col “Vestone” rimpatriano tutti i battaglioni alpini che hanno preso parte alla guerra italo-turca. Dopo il riordino presso il magazzino di Vestone, il battaglione raggiunse le sedi estive di Vesio, Pieve, Gardola e Tignale.
Nell’imminenza del conflitto 1915-18, trasferisce la propria sede a Verona, mentre la vecchia caserma “Chiassi”, continua ad essere il magazzino del battaglione.
Già nel dicembre 1914 è schierato nei pressi del confine occidentale del Lago di Garda. Il 24 maggio occupa la linea Punta del Cap-Passo di Tremalzo-Monte Nota-Monte Carone, con posti avanzati verso la Bocca dei Fortini ed il Passo del Guil. Alle tre compagnie permanenti, si aggiunse la 91^ di milizia mobile. Nei primi mesi del 1916 presidia la Val di Ledro; il 12 marzo si trasferisce a Cividale, il 13 a Jezerca e il 15 disloca i suoi reparti nella valle dello Slatenik, nella regione del Monte Nero è impiegato in trasporti e lavori vari.
Il 7 aprile, cede la 91^ compagnia al battaglione alpino di milizia mobile “Monte Suello” di nuova formazione, costituito a Salò il 25 novembre 1915.
Il 16 settembre, partecipa all’azione per la presa del Monte Rombon. Nel marzo del 1917 si trova sull’Altipiano dei Sette Comuni. Il 10 giugno 1917 partecipa alla battaglia dell’Ortigara. Il 19 partecipa ad un’azione sul monte Campigoletti e il 25 sul Corno della Segala. In seguito si attesta in posizione difensiva a Cima di Caldiera.
In occasione della disfatta di Caporetto, il “Vestone”, si posiziona a sbarramento della Val Brenta.
Il 7 novembre inizia a ripiegare; il 13 è a Valstagna e, fino ai primi mesi del 1918, presidia lo sbarramento a La Grottella e successivamente si schiera allo sbocco della Val Gàdena.
A fine marzo 1918 si porta a Borgo San Felice, nella zona di Vicenza, per riposo. A giugno ritorna sull’Altipiano, stanziadosi in Val Ceccona come riserva d’armata. A luglio si trasferisce nelle posizioni di Col del Rosso.
Dopo altri spostamenti ed in previsione della battaglia di Vittorio Veneto, il 24 ottobre è dislocato a S. Apollinare (Asolo). Il 31 ha il compito di attraversare il Piave a Busche, per sbarrare la ritirata ai reparti nemici in fuga.
Il 2 novembre entra in Cesio Maggiore, dove il 4 novembre giunge l’ordine di cessare le ostilità per l’avvenuto armistizio. Fra dicembre del 1920 e gennaio 1921, viene inviato dal governo italiano a Fiume per frenare l’azione di Gabriele d’Annunzio, che l’ha occupata il 12 settembre 1919 con dei legionari volontari. Dopo alcuni giorni di scontri, iniziarono le trattative che portarono i legionari ad abbandonare la città il 18 gennaio 1921.
Dal 1° luglio del 1921 il battaglione passa alle dipendenze del 6° Reggimento Alpini di Bressanone; nel contempo, forma la compagnia di stato maggiore e la compagnia mitragliatrici. Il 30 aprile 1926 la compagnia stato maggiore del battaglione viene sciolta, il personale passa nella compagnia mitragliatrici.
Il 5 marzo 1927, è sciolta la compagnia mitragliatrici.
Il 20 aprile 1930 si costituisce il plotone comando di battaglione. Il 25 aprile 1935 è costituita una quarta compagnia, la 91^, sciolta il 20 gennaio 1936.
Nel corso del 1938, il plotone comando di battaglione diviene compagnia comando.
Il 20 marzo del 1939 il “Vestone” è inviato in forma clandestina in Spagna per partecipare alla guerra civile in appoggio alle truppe del generale Franco ma, per fine ostilità, non viene impiegato, nel mese di aprile rientra in Italia. Nel mese di luglio 1939, il “Vestone”, si trasferisce in Val di Fiemme per riordinarsi e per continuare il normale addestramento in montagna. 
All’atto della dichiarazione di guerra, il 6° alpini è mobilitato per l’offensiva contro la Francia, ed battaglione, si porta nel Canavese dove sono radunati tutti i reparti della divisione alpina “Tridentina”.
Il 20 giugno 1940 il “Vestone” , al comando del maggiore Luigi BALDI, si trova nella zona del Piccolo San Bernardo, a disposizione del corpo d’armata. Il 21 giugno raggiunse Col de la Lex Blanche e Bourg St. Maurice, il 23 occupa il bosco di Moulessard, spingendo pattuglie a Miror e a Viclaire, sulla sponda destra del torrente Isère, il 25 viene firmato l’armistizio.Ad ottobre 1940 il battaglione è in Alto Adige, a Colle Isarco, sta provvedendo alla smobilitazione con il congedo della classe 1914 e di quelle più anziane, quando riceve l’ordine di approntarsi per il fronte greco-albanese. Ricevuto l’ordine vi provvede dal 14 ottobre al 2 novembre ripianando i vuoti lasciati dai congedati con elementi dei battaglioni del 6° Rgt. sciolti dopo le operazioni contro la Francia. A metà novembre, al comando del maggiore Silvio PEIS, è a Brindisi, località d'imbarco per l’Albania. Il 20 novembre è già in linea ed il 21 ha il battesimo del fuoco, conquistando la posizione di Monte Kapkes e Monte Koqkinit. Da dicembre, opera nella Valle del Devoli e nel settore di Guri i Topit-M. Pupatin-M. Shkalles.
Le ostilità sul fronte greco cessano alle ore 18 del 23 aprile 1941.
Ai primi di luglio, il battaglione parte da Durazzo e da qui, via mare a Bari. Il 12 luglio ha inizio il trasferimento per le nuove zone di dislocazione, l’alto Piemonte. Il 15 febbraio 1942 viene costituita la 111^ compagnia armi accompagnamento.
Il battaglione rimane in Piemonte fino al Luglio del 1942, quando, sempre in forza al 6° Rgt, parte per la campagna di Russia al comando del maggiore Enrico BRACCHI.
In Russia è cosi composto:
-compagnia comando-Ten. PENDOLI,
-53^ compagnia-Cap. Angelo MARCOLINI/Cap. Bruno GIVANNI/Ten. Martino OCCHI,
-54^ compagnia-Ten. Giuseppe BAISI/ Cap. Franco PROSPERI,
-55^ compagnia-Cap. Arnaldo PASQUALI/Cap. Giuseppe SIGNORI,
-111^ cp armi accompagnamento-Cap. Alberto PORZIO,
-Cappellano-don Nino PEDRINI.Il 6° Alpini inizialmente è destinato nella regione del Caucaso. Mentre si svolge il trasferimento, viene dirottato sul fronte del Don per tamponare una falla aperta dai Russi sul fronte della divisione di fanteria “Sforzesca”. I primi reparti mandati in aiuto alle divisioni di fanteria italiane, sono il “Vestone” e il “Val Chiese”, che il 1° settembre 1942 alle ore 5,35, ricevono il battesimo del fuoco nella battaglia di Kotovskij-Bolshoj. Le perdite del “Vestone”, sono di 443 tra morti e feriti. Seguono giorni di rafforzamento della linea, poi in ottobre la “Tridentina”, si trasferisce di 400 km, fino a Porgonoje, che raggiunse il 30 ottobre ed entra in linea il 6 novembre; il 6° occupa lo schieramento più a nord del corpo d’armata alpino con il “Verona” ed il “Val Chiese” in prima linea ed il “Vestone” in secondo scaglione a Dtscha con il comando di reggimento. Il 15 dicembre 1942 inizia l’offensiva russa nei settori presidiati dalle divisioni di fanteria, dove viene inviata in rinforzo la divisione “Julia”. A sostituire il “Val Cismon” in prima linea, è inviato il “Vestone”, che rimane in linea sul Don dal 17 dicembre fino al ripiegamento del 17 gennaio 1943. Durante il ripiegamento il “Vestone”con altri reparti alpini, costituisce l’avanguardia della “Tridentina”. Sostengono durissimi combattimenti a Postojalji, Šeljakino, Ladomirowka, Malakejwka ed infine a Nikolajewka; il “Vestone”, rinforzato con una compagnia di genieri alpini è il primo reparto ad entrare in città superando lo sbarramento russo.
Dopo Nikolajewka, la marcia prosegue fino al 31 gennaio 1943, quando gli alpini possono considerarsi in salvo, giungono a Gomel il 1° marzo, dopo aver percorso oltre 700 chilometri a piedi. Il 6 marzo sempre da Gomel, inizia il rientro in Patria.
Giunti in Italia a fine marzo 1943, gli alpini del “Vestone” vengono fermati a Tarvisio, da qui inviati in campi contumaciali e successivamente in licenza.
A maggio, inizia la ricostituzione del battaglione nella propria sede di Colle Isarco (l’attuale caserma “Baisi-Zaza”).
A luglio, il battaglione, al comando del Ten. Col. Enrico BRACCHI, viene inviato nella zona di Gorizia, per essere impiegati nella controguerriglia alle bande slave che cominciano a minacciare l’incolumità degli italiani nella regione, ma gli Alpini , per mancanza di addestramento e di armi non vengono impiegati. Rientrati nella propria sede, sono ancora in fase di riorganizzazione quando, li coglie l’armistizio dell’8 settembre e il battaglione è sciolto.
Nel dopoguerra, il “Vestone” non è più ricostituito.

Motti: Motti: “Ad excelsa tendo”(Sempre più in alto) del 1915; “Più salgo più valgo” del 1933; “Vistù” del periodo 1939-1943.