Caserma Chiassi

08.01.2013 17:12

Caserma “Giovanni Chiassi” - Vestone (BS)

L’edificio che a Vestone fu una caserma alpina si trova in contrada Mocenigo, Via Madonna del Convento, venne costruito tra il 1603 e 1607 come convento dei frati Francescani. Vi erano edificate 23 celle e varie sale, compresa la chiesa dedicata ai Santi Francesco e Antonio.L’attività durò fino al 1769, allorquando la Repubblica di Venezia, soppresse molti conventi . Il 10 settembre 1769 i frati furono costretti a lasciare il complesso, che nel dicembre dello stesso anno fu messo all’asta ed acquistato da un privato con l’obbligo del mantenimento della chiesa. Nel 1799, gli Austriaci, riaprirono il convento, ma i Francescani non furono più interessati alla gestione . Partiti i frati, il convento fu messo in vendita. La chiesa rimase aperta al culto fino al 1879. Subì vari passaggi di proprietà; l’ultimo acquirente, dopo aver usato l’edificio come abitazione civile, galletteria e filanda, vendette l’area al Demanio con atto notarile del 27 luglio 1887. Nel 1889, l’ex convento divenne la caserma “Giovanni Chiassi”. Dalle celle furono ricavate le camerate per la truppa; dalle scuole gli uffici; dalla chiesa il magazzino vestiario e si aggiunsero due ali di fabbricato. Ultimati i lavori, nel 1890 vi si acquartierò il Battaglione Alpini “Vestone” del 5° Reggimento Alpini. Prima del conflitto 1915-18, il ”Vestone” venne trasferito a Verona e la caserma “Chiassi” continuò ad essere il magazzino di mobilitazione del Battaglione.Durante la Grande Guerra divenne “Ospedale da Campo 062”. Con il trasferimento del  Battaglione a Bressanone, il magazzino continuò a rimanere a Vestone fino al 1934 quando  fu trasferito a Desenzano del Garda. La proprietà dell’immobile passò al Comune di Vestone. Durante i primi tre anni del Secondo conflitto mondiale la caserma fu usata come campo di raccolta dei prigionieri di guerra jugoslavi (Campo di Concentramento n. 23). Dal 1943 al 1945 fu sede della Guardia Nazionale Repubblicana della R.S.I. Dopo il 1945 venne usata come prigione militare, fino al 1957. Nel 1959 ospitò gli alluvionati della frazione di Levrange del comune di Pertica Bassa. Rimasta inutilizzata, nel 1972  tornò di nuovo di proprietà del Comune di Vestone. Il corpo centrale dell’immobile, nel 1983 venne trasformato in alloggi popolari, l’ala est demolita mentre vennero mantenuti i locali della caserma ottocentesca ,che dal marzo del 2000 divennero sede del  “Museo del Lavoro” della Valle Sabbia. Nel 1988 gli Alpini del Gruppo ANA di Vestone iniziarono il restauro della chiesa che venne restituita al culto nel 1990.

Giovanni Chiassi
(Mantova, 15 gennaio 1832 – Locca, 21 luglio 1866).                                                                    
Ingegnere, massone, condivise le idee mazziniane. Nel 1849 partecipò alla difesa della Repubblica Romana e seguì Garibaldi nella ritirata a S.Marino. Partecipò alla cospirazione mantovana del 1852 che fallì e portò alla condanna a morte di Tito Speri, Carlo Poma e don Enrico Tazzoli. Chiassi riuscì a fuggire e fu condannato in contumacia, esule in Svizzera ed Inghilterra. Avrebbe dovuto partecipare all'insurrezione della Valtellina promossa da Mazzini, ma anche questa cospirazione fu sventata.   Si arruolò nelle file garibaldine dei “Cacciatori delle Alpi” col grado di capitano. Nel 1860 raggiunse i Mille in Sicilia e si distinse nell'attacco a Reggio Calabria, guadagnandosi il grado di tenente colonnello. Eletto deputato dopo l'Unità, allo scoppio della III^ Guerra d’ Indipendenza ancora una volta raggiunse Garibaldi e morì nella battaglia di Bezzecca.