Caserma Pozner Mentil

08.01.2013 17:33
 

Caserma "Maria Pozner Mentil" - Paluzza (UD)

Durante la guerra 1915-18 furono costruiti in località Bersaglio, frazione di Rivo, dei baraccamenti per dare alloggio alle truppe inviate sul fronte del Pal Piccolo e del Pal Grande, e per quelli che tornavano nelle retrovie, per periodi di riposo. Finita la guerra gli alloggi militari furono abbandonati. La parte centrale della zona fu utilizzata negli anni Trenta per la costruzione di un campo da calcio.
Nel 1933 le autorità centrali, stabilirono di ripristinare il presidio militare, per cui furono costruiti nuovi fabbricati per accogliere i reparti. Nel 1934 arrivò a Paluzza la 12^ compagnia del battaglione “Tolmezzo” dell'8° Alpini, al comando del capitano Manca.
Le vicende politiche del tempo, caratterizzate dalla guerra in Etiopia e poi dalla II^ G.M., portarono all’ideazione e costruzione del cosiddetto “Vallo Alpino del Littorio”, un sistema di fortificazioni e costruzioni militari in tutto l’arco alpino di confine con la Germania, con sottointesi ma evidenti scopi difensivi nei confronti dell’alleato tedesco. Nell’Alto But  furono numerosi i cantieri per la costruzione di fortificazioni e fra i lavori previsti ci fu anche la costruzione in località Bersaglio di nuovi fabbricati per alloggiare i militari. Gli alpini furono sostituiti da un nuovo corpo: la “Guardia alla Frontiera”. Dopo l’armistizio, dall’ottobre 1944 al maggio 1945, la caserma fu utilizzata da militari Caucasici e Cosacchi cui le autorità tedesche d’occupazione avevano affidato il presidio della Carnia.
Dal 1946, per far fronte alla necessità di assistere i soldati reduci dai vari campi di concentramento, che arrivavano in Patria colpiti dalla tubercolosi, la caserma con adeguati interventi strutturali fu trasformata in Sanatorio, rimasto in funzione fino al 1952.
La caserma, che si estende su un'area di circa di quattro ettari, nel 1953 vede tornare i reparti del rinnovato Esercito Italiano con la presenza di reparti del “XI° Raggruppamento di Frontiera” successori della G.a.F., dal 1957 cambia denominazione in “XI° Rgpt. Alpini da Posizione” e, dal 1963 in “11° Rgpt. Alpini d’Arresto”. Nel 1955 la caserma, prima in Italia è intitolata, ad una donna, alla portatrice carnica caduta durante la I^ guerra mondiale, “Maria PLOZNER MENTIL”. Dal 1959 al 1962 la caserma ospita anche il VII° Battaglione Trasmissioni, trasferito a Bassano del Grappa. presso la Caserma “Monte Grappa”.
Nel 1962 arriva il battaglione alpini “Mondovì”che vi rimane fino al novembre 1974.
Dal novembre 1974 al 1976 resta acquartierata  la sola 212^ compagnia del battaglione “Val Tagliamento”. A seguito del terremoto del 1976, essendo impraticabile la Caserma “Manlio Feruglio” di Venzone, si trasferisce a Paluzza il comando del battaglione “Tolmezzo” e vi rimarrà fino al dicembre 1987 allorchè, ricostruita la Caserma di Venzone, il reparto rientrerà in tale località.
Dal 1987 al 1991 la Caserma è occupata dalla sola 212^ compagnia, in tale anno, in seguito alla ristrutturazione dell’Esercito, il battaglione “Val Tagliamento“ è sciolto e da allora tutto il complesso rimane vuoto.
Sempre dal 1991 e in diversi periodi, le camerate saranno di nuovo occupate, non da Alpini ma da profughi provenienti dai paesi balcanici.
Nel 2001 la proprietà dell’immobile, passa dal Demanio al Comune di Paluzza.
Nella primavera del 2002 il Comune, dà in concessione una parte dei locali al gruppo A.N.A. “Pal Piccolo” di Paluzza, che ne cura la manutenzione.

Maria Plozner Mentil
Timau, 17 novembre 1884 – Paluzza, 15 febbraio 1916      
Maria Plozner è ricordata come una donna eccezionale. Era benvoluta per la bontà d'animo e lo spirito d'altruismo. Delle portatrici fu riconosciuta "anima" e guida trascinatrice.
Sempre in prima fila in ogni circostanza, nei bombardamenti delle artiglierie austriache e quando fischiavano le pallottole, infondeva coraggio alle compagne impaurite e smarrite.
Era  mamma di quattro figli in tenera età e sposa di un combattente sul fronte del Carso.
Il 15 febbraio 1916 fu colpita da un cecchino austriaco a Malpasso di Pramosio, sopra Timau. Colpita mentre assieme alla sua inseparabile amica Rosalia Primus di Cleulis, si concedeva un piccolo riposo dopo aver scaricato la gerla da un pesante carico di munizioni.
Aveva solo 32 anni e spirò la stessa notte nell'ospedale da campo di Paluzza, assistita da uno zio. Ebbe un funerale con gli onori militari, alla presenza di tutte le portatrici, fu seppellita a Paluzza.Il 3 giugno 1934 la sua salma fu traslata solennemente al cimitero di guerra di Timau, da dove, fu trasferita definitivamente al locale Tempio Ossario, vicina ai resti di 1.763 caduti sul fronte sovrastante.

Nel 1997 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro le conferisce con "Motu Proprio" la medaglia d'oro al valor militare, come rappresentante di tutte le Portatrici.
Durante la cerimonia  del 1° ottobre 1997, svolta presso il Tempio Ossario di Timau,  la medaglia è appuntata sul petto della figlia Dorina Mentil, anch’essa portatrice, deceduta il 16 dicembre 2001.

Motivazione Medaglia d'Oro al Valor Militare:
“Madre di quattro figli in tenera età e sposa di combattente sul fronte carsico, non esitava ad aderire, con encomiabile spirito patriottico, alla drammatica richiesta rivolta alla popolazione civile per assicurare i rifornimenti ai combattenti in prima linea. Conscia degli immanenti e gravi pericoli del fuoco nemico, Maria Plozner Mentil svolgeva il suo servizio con ferma determinazione e grande spirito di sacrificio ponendosi subito quale sicuro punto di riferimento ed esempio per tutte le "portatrici carniche", incoraggiate e sostenute dal suo eroico comportamento. Curva sotto il peso della "gerla", veniva colpita mortalmente da un cecchino austriaco il 15 febbraio 1916, a quota 1619 di Casera Malpasso, nel settore Alto But ed immolava la sua vita per la Patria. Ideale rappresentante delle "portatrici carniche", tutte esempio di abnegazione, di forza morale, di eroismo, testimoni umili e silenziose di amore di Patria. Il popolo italiano Le ricorda con profonda ammirata riconoscenza”.
-D.P.R. 29 aprile 1997.

Oltre alla Caserma, a lei sono dedicate:
-La batteria comando e supporto logistico del 3º reggimento artiglieria terrestre (già da montagna).
-Monumento a Timau, inaugurato nel 1992, dedicato a lei e alle "Portatrici carniche".
-Monumento a Sabaudia (LT), a cura della Sezione A.N.A. di Latina.