DIVISIONE ALPINA " CUNEENSE "

07.01.2013 11:36
 

Divisione Alpina Cuneense

 

31 Ottobre 1935, è la data della costituzione della Divisione Cuneense per cambio di denominazione del precedente V° Comando Superiore Alpino.
Essa comprendeva il 1° Reggimento Alpini di stanza a Mondovì (Btg Ceva e Mondovì), il 2° Reggimento Alpini di stanza a Cuneo (Btg Borgo S.Dalmazzo e Dronero), il 4° Reggimento Artiglieria Alpina di stanza a Cuneo (Gruppi Pinerolo ,7-8-9 btr  e Mondovì 10-11-12 btr) e il IV Battaglione Misto Genio.
Primo comandante fu il Generale Umberto Testa .
Nel 1937 ritornarono nell’organico il battaglione Pieve di Teco (già del 1° Rgt Alpini) e il battaglione Saluzzo (già del 2° Rgt Alpini). La Cuneense al comando del Generale Alberto Ferrero nel 1940 iniziò la campagna contro la Francia. I suoi reparti subirono gravi perdite cercando di sfondare le difese fortificate della valle dell’Ubaye.
Dopo la fine delle ostilità fu trasferita in Carnia da dove ,in dicembre, partì per il fronte Greco-Albanese. Qui i reparti vennero divisi e combatterono agli ordini del XXVI Corpo d’Armata e del Corpo d’Armata Speciale. Di nuovo ricomposta partecipò ad un’offensiva nel settore dell’Osum per poi essere trasferita in Jugoslavia.Dal 16 Febbraio al 10 Marzo 1941 si ebbe un periodo di comando interinale retto dal Col. Armando Pezzana.Il nuovo comandante, Gen. Emilio Battisti, ebbe l’incarico di appoggiare l’avanzata tedesca e coprire il fianco sinistro delle linee italiane,compito che la Cuneense assolse sostenendo sanguinosi combattimenti. Rimpatriata per le forti perdite, nel Luglio 1942, rinforzata con il Gruppo d’Artiglieria Alpina Val Po (72-73 btr)partì per la Russia inquadrata nell’ARMIR .Schierata sul Donez e poi sul Don, fu l’ultima a ripiegare dopo lo sfondamento russo. I reparti furono decimati in tremendi combattimenti. A Valuijki gli ultimi resti della Cuneense deposero le armi. Dei 16.500 Alpini che la costituirono, solo 1300 riuscirono a sfuggire alla morsa sovietica ed ai campi di prigionia.Per il suo altissimo contributo di sangue viene ricordata come "Divisione Martire".

Organico della Divisione in Russia:
Comandante : Gen. Div. Emilio BATTISTI
Capo di Stato Maggiore: Ten.Col. Lorenzo NAVONE
Capo sezione operativa: Magg. Walter BERARDI
1° Reggimento Alpini  - Col. Luigi MANFREDI
Battaglioni: Pieve di Teco (Magg. Carmelo CATANOSO),Ceva (Ten.Col. Giuseppe AVENANTI),Mondovì (Magg. Mario TROVATO)
1^ sezione sanità (Cap. Salvatore AMORELLA),612° ospedale da campo (Magg.Marino MARTINI),21^ sezione salmerie,1° nucleo sussistenza (1° Cap. Benedetto GIANASSO).
2° Reggimento Alpini -  Col. Luigi SCRIMIN
Battaglioni: Borgo San Dalmazzo (Ten.Col. Piero PALAZZI),Dronero (Magg. Agostino GUARALDI),Saluzzo (Magg. Carlo BONIPERTI)
2^ sezione sanità (Ten. Agostino BRUNI),615° ospedale da campo (Cap. Oscar CHIAPPINA),2° reparto salmerie,22^ sezione salmerie,2° nucleo sussistenza (Ten. Giglio CALDERA)
4° Reggimento Artiglieria Alpina  - Col. Enrico ORLANDI
Gruppi: Mondovì (Ten.Col. Mariano ROSSINI),Pinerolo (Ten.Col. Ugo LUCCA),Val Po (Ten.Col. Bernardo CRESSERI)
64^ (Cap. COCCONI) e 116^ (Cap. COTTAFAVI) batterie contraeree da 20 mm. mod 35 (dal 3° rgt art.motorizzata "Pistoia")
78^ btr controcarro (Ten. Celestino GROSSO) - btr "Villanova" (Ten. Ernesto SCATOLERO)
Reparti e servizi divisonali: 4° battaglione misto genio (Magg. Giovanni MAZZONE), 14^ compagnia cannoni controcarro (dalla div. fanteria "Isonzo"),84^ compagnia cannoni controcarro (Cap. Giacomo ROSINA),201° autoreparto  (Cap. Andrea ARESE),613°-614° -616°-617° ospedale da campo,306^ sezione sanità (Cap. Libero LOI),107^sezione sussistenza,203° ufficio posta militare,63^ squadra panettieri forni Weiss ,413^ sezione carabinieri (Ten. Dante JOVINO), 414^ sezione carabinieri (S.Ten. Salvatore PENNISI), 4° autodrappello per comando divisione alpina  
A fronte di un organico di 16.500 uomini: 13470 Caduti e dispersi;2180 feriti e congelati.
Onorificenze: 4 Ordini Militari , 22 Medaglie d'Oro,317 Medaglie d'Argento,290 Medaglie di Bronzo,500 Croci di guerra. 

Dislocata in Alto Adige ed in fase di ricostruzione fu colta dall’armistizio dell’8 Settembre 1943. I militari furono internati in Germania, alcuni si unirono ai partigiani.
Nel dopoguerra non fu più ricostruita; solamente dal 1986 il gruppo tattico dell’ AMF/L (Allied Mobile Force/Land) della Nato (sciolto nel 2002) fu intitolato al nome dell’eroica Divisione.

Comandanti:
Gen.B. TESTA Umberto
Gen.B. FERRERO Alberto
Gen.B. MACCARIO Giovanni
Gen.B. D'HAVET Achille
Gen.D. FERRERO Alberto
Col. PEZZANA Armando (interinale)
Gen.D. BATTISTI Emilio
Gen.B. FASSI Carlo