Sezione " INTRA "

23.01.2013 21:09

Storia della

Sezione INTRA

Nella seconda metà del ’19, allorquando i congedi in distribuzione alla caserma Simonetta riportavano tutti alla vita civile, e da Milano giungevano notizie di una neonata associazione i cui intenti erano di mantenere i contatti tra gli ex combattenti nella vita borghese, la Sezione “VERBANO” si costituisce a Intra il 28 Marzo 1920, seconda in Italia dopo quella di Torino.

I primi anni della neonata associazione, che raduna i reduci e gli Alpini delle due sponde del Lago Maggiore, sotto la presidenza dell’Avv. Renzo BOCCARDI, infoltisce le fila degli iscritti e promuove la nascita dei Gruppi, alcuni dei quali si staccheranno dalla genitrice per diventare essi stessi “Sezione”.

E’ il caso dei Gruppi di Luino, Omegna e Domodossola.

In quegli anni……

26 settembre 1920 – Benedizione del Gagliardetto Sezionale a Pian di Sole

30 giugno 1921 – Su iniziativa della Sezione, il Gruppo di Domodossola diventa “ Sezione Ossolana”

4 novembre 1921 – A Sasso Corbè viene piantato il “ Bosco del Milite Ignoto”

7/8 luglio 1923 – Adunata del 4 Reggimento Alpini a Intra e consegna della Medaglia d’Argento al

Valore Militare al btg. “INTRA” per l’azione sul Monte Rosso – Fronte Greco-Albanese

26 agosto 1923 – Posa targa “Per non dimenticare” a Quota 2163 del Monte Rosso

 

Nel 1924 – Promuove la costituzione delle Sezioni  di Omegna e Luino

Nello stesso anno, l’Avv. Boccardi si trasferisce per lavoro a Milano e lascia l’incarico di Presidenza al Ten. Pietro CARGANICO, che eredita dal predecessore 12 Gruppi con 383 iscritti.

Molteplici le attività di quegli anni in cui il btg. INTRA è di stanza nelle caserme “Simonetta “ di Intra e “Cadorna” di Pallanza, veri centri catalizzatori degli Alpini in Armi e in congedo della zona.

I Gruppi diventano 30 e gli iscritti 2000.

In quegli anni….

Nel 1932 viene indetta la Iª grande Adunata Intersezionale a Intra, migliaia i partecipanti che a conclusione della stessa ascoltano il discorso dell’allora Presidente Nazionale On. Angelo Manaresi.

Nel 1936 una folla “ oceanica “ accoglie il btg. INTRA di ritorno dalla Campagna d’Africa orientale.

Un vecchio battello austriaco, ribattezzato Alpino, sigilla il connubio tra Alpini e Lago e verrà sostituito nel 1972 da una moderna motonave che ne conserva il nome.

Nel 1939 viene inaugurata, sempre alla presenza di Manaresi, la Casa dell’Alpino a Pra di Cicogna. Subirà le distruttrici sorti della guerra ma come l’araba fenice saprà risorgere sulle sue ceneri e essere ancora oggi punto di riferimento per gli Apini e gli “scarpinatori” che si addentrano in Val Grande.

La rigogliosa vitalità di quei tempi si manifesta nelle affollatissime e chiacchierate  veglie verdi  che al Teatro Sociale di Intra diventano punto d’incontro della città e dei dintorni.

Gli eventi bellici coinvolgono gli Alpini dell’INTRA nei tragici fatti di quel doloroso quinquennio così come gli Intresi seguiranno la sorte di tutti gli italiani. Il filo che lega la storia della Sezione INTRA si spezza e termina con i fatali eventi anche la Presidenza di Pietro Carganico che pure lega al suo nome un indimenticabile periodo.

 

Nel 1946 qualche Gruppo inizia a riformarsi e la Sezione viene coordinata per il solo anno da Pretti Ilario.

Nel 1947 viene eletto Presidente Achille RANZONI e i suoi due periodi di conduzione della Sezione ( dal 1947 al ’63 e dal 1968 al ‘ 78 ) segneranno in modo indimenticato la sua rinascita.

Nel 1954 dopo immani sforzi , ma con ferrea determinazione del suo Presidente, gli Alpini della Sezione riportano  a svettare lassù sui monti della Valgrande la Bandiera tricolore sul pennone della “ Casa dell’Alpino “, ricostruita e riaperta dopo i bombardamenti della guerra.

Nel 1955 il Primo Raduno Interregionale organizzato dalla Sezione è onorato da oltre 8000 penne nere salutate dall’entusiasmo di un’intera città. ( mentre scrivo spero altrettanto per l’avventura del 2006. ndr )

Nel 1962 si ripete l’esperienza de sette anni prima con uguali risposte da Alpini e cittadinanza.

Nel 1963 termina il primo “mandato” di presidenza di Ranzoni, che 18 anni prima aveva trovato la Sezione con sette Gruppi e 216 soci e lascia al successore 30 Gruppi con 1450 iscritti.

Nel 1964 assume la presidenza l’Architetto Nino Meloni, la cui esperienza coincide con due traguardi importanti ed essenziali per la vita associativa oltre che registrare il numero massimo di Gruppi componenti la nostra Sezione : 45!

Nel 1964, a settembre, esce il primo numero del giornale sezionale, “ O U RUMP O U MOEUR “. Nonostante i tempi e le traversie resta pietra miliare ed essenziale per mantenere vivi i contatti e scambiare opinioni ed iniziative sezionali. Ne fu primo direttore l’Arch. Ugo Meloni, che dopo quattro anni fu sostituito per un anno da Ferruccio Barberis, prima del periodo di eccezionale guida del compianto dott. Franco Verna; a lui , insostituibile, ed ai suoi insegnamenti si rifanno le persone che tuttora cercano di mantenere vivo questo periodico. Attualmente il giornale è diretto da A. Ronzoni, che pur non essendo Alpino, non lesina ammirazione e stima per il nostro Corpo e la nostra associazione, e impegno per il compito assunto.

 Nel 1967 viene inaugurato alla Colletta di Pala il Memoriale degli Alpini dell’INTRA e dei Nostri Battaglioni Caduti per la Patria. 700 nomi di ALPINI “a guardare d’ogni parte i monti, le valli da cui discesero e ai quali non tornarono……”

Nel 1970 vengono solennemente celebrati i 50 anni di vita della Sezione, con una grande Adunata dei Reduci dei btg INTRA,PALLANZA;VALTOCE e MONROSA.

Nel 1976 il terremoto nel Friuli, ed immediatamente il Presidente Ranzoni, coadiuvato dal Consigliere Nazionale Antonio Cordero, attivano la forze della Sezione e convogliano nell’ operazione Friuli, e specificatamente al  campo n° 9 di Cavazzo Carnico i volontari di Intra per oltre un anno. L’ esperienza viene “ purtroppo “ ripetuta anni dopo quando l’aiuto serve alla “sorella” ossolana.

 

Nel 1978 la Sezione è ben indirizzata e più che robusta; Ranzoni passa la mano e viene eletto Presidente Antonio CORDERO, già Consigliere Nazionale per due mandati, valido sostenitore nella Operazione Friuli e soprattutto Reduce del btg Alpini sciatori Monte Cervino nonché intrese doc.

 

Nel 1979 fonda il Gruppo Sportivo Alpini alla guida del quale è da oltre 20 anni Giancarlo Dattrino, mirato soprattutto agli sport invernali. Perla del GSA Intra fu l’organizzazione a Macugnaga del 3° Campionato nazionale di sci dei GSA; attualmente l’attività si sta allargando al settore atletica e corse podistiche con la sperabile adesione di numerosi soci.

Nel 1980 viene solennemente festeggiato il 60° anniversario di fondazione in contemporanea con un raduno dei reduci del btg. INTRA perché attorno ad essi si radunassero le giovani leve sezionali.

Nel 1982 viene organizzato il Campionato Nazionale di marcia di regolarità in montagna

Nel 1984 viene intitolata la Piazza antistante la Caserma Simonetta al Gen.C.A. Pietro Zavattaro Ardizzi, indimenticabile Ufficiale dell’INTRA e suo ultimo Comandante

Nel 1986 la Sezione organizza il  Raduno dei Reduci d’Africa in occasione del 50° della battaglia di Mai Ceu, che valse al btg. INTRA la seconda Medaglia d’Argento al V.M.

Nel 1987 viene inaugurata la nuova sede  in Piazza Flaim (ahimè non sarà l’ultima )

Nel 1990, patrocinato dalla Sezione, il G.S.A. organizza il 3° Campionato Nazionale di sci dei G.S.A.

Sempre in quell’anno, si celebra il 70° anniversario di fondazione con molteplici iniziative.

Nel 1992 Giuramento solenne delle reclute del btg.  Mondovì.

Non viviamo solo per occasioni di festa, ed immancabilmente, purtroppo, nel 1994,la nostra sezione si prodiga nell’aiuto ai fratelli alluvionati di Asti e Alessandria, così come era stato per il Friuli e la Valtellina e lo sarà per le  periodiche alluvioni nelle nostre zone.

Nel 1998 apriamo i battenti in via Annibale Rosa, in quella che dovrebbe essere la “ nostra definitiva sede “ e lo sarà “ burocraticamente “ dopo che vi provvede l’attuale Presidente Carganico nel 2003.

Nel 2000, ancora una volta Intra accoglie le Reclute del 7° scaglione V.F.A. del 5° Alpini di Vipiteno che

Giurano fedeltà alla patria nell’occasione, per noi, dell’ 80° anno di vita della Sezione Intra.

Nel 2002, il giorno precedente il Raduno al Memoriale di Pala, improvvisamente ci lascia sgomenti la notizia che il nostro Presidente, il Grande “ Togn” Antonio CORDERO  raggiunge nel Paradiso di Cantore i suoi amati Alpini del “ Cervino “, lasciandoci soli dopo oltre 20 anni di Presidenza della Sezione. La sensazione è che difficilmente sarà sostituibile , non per la mancanza di Validi Alpini che lo sostituiscano, quanto perché con lui scompare uno degli ultimi Grandi Reduci che tennero alto in tante battaglie l’Amor Patrio, l’onore di essere Italiano , Alpino, e perché no, Alpino dell’Intra.

Lo sostituisce fino alle votazioni del Maggio 2003 l’Alpino Luigi Giroldini, che traghetta la Sezione fino all’elezione di Emilio Carganico. Il Neopresidente inizia a lavorare con tanta passione che trasmette a tutti i collaboratori in ogni occasione, rinnovando la lunghissima, grande tradizione della nostra amata  SEZIONE INTRA.ta passione che trasmette a tutti i collaboratori in ogni occasione, rinnovando la lunghissima, grande tradizione della nostra amata  SEZIONE INTRA.

 

Casa Dell'Alpino

Sotto la presidenza del comm. Piero Carganico, Socio fondatore e padre dell’attuale Presidente, già dalla fine degli anni ’20 si cominciò a sognare un " rifugio" sui nostri monti, che potesse essere meta di salutari escursioni per i nostri Alpini e le loro famiglie. Ideato inizialmente sù all’Alpe Ompio, travagliate vicende portarono ad individuare successivamente una casa di caccia in disuso in località Prà di Cicogna, a 1300 mt. di altezza, tra un’incantevole corona di monti ed il bacino del nostro lago. Nel 1932 il Carganico ne ottenne la cessione al 10° rgt. Alpini ( così allora si chiamava l’ANA ) da parte della vedova dell’intrese Piero Maioni, primo proprietario, signora Riveda. Eseguiti i lavori di sistemazione, la " Casa dell’Alpino" fu ufficialmente inaugurata il 27 agosto 1939, alla presenza del Presidente nazionale, On. A. Manaresi.

Distrutta in gran parte durante le note vicende belliche, l’allora Presidente della Sezione INTRA, Achille Ranzoni, riuscì ad aver ragione dei dubbi del Consiglio e per oltre 4 mesi lunghe file di Alpini carichi più dei muli, ogni fine settimana, si inerpicarono sul sentiero che da Cicogna porta a Prà, ed una volta giuntivi, lavorarono a "cottimo" tra una cantata e una bevuta. Nell’agosto 1953, alla presenza del Vice Presidente Nazionale avv. Bandini, del sindaco Sironi e di numerosissimi Alpini, si effettuò la "seconda" inaugurazione. Da allora , dopo cinquant’anni, lassù a Prà la nostra "casa" rimane punto di riferimento per coloro che vogliono percorrere i sentieri della Valgrande. Ha subito vandalismi da buzzurri e sopportato le ingiurie del maltempo ma ha anche sempre ricevuto le "cure", pur se onerose per la Sezione, di genti volenterose ed amanti della montagna e delle sue tradizioni, di persone chiamate " ALPINI ".

 

 

 

Il Memoriale ( Alpe Pala)

 

Per non dimenticare:

 

 

            "NOI SIAMO GLI ALPINI

             CADUTI PER L'ITALIA"

            Il progetto e il tema architettonico, opera degli arch. Ugo e Nino Meloni, è il tentativo, riuscito, di tradurre nelle plasticità dell'opera il messaggio "per non dimenticare", il più sentito dall'animo degli Alpini e di richiamare alla visibile e tangibile compressione dei vivi il Sacrificio dei Morti che, senza nulla chiedere, scesero giù dalle nostre valli perché la Patria chiamava.

            Pietra e cemento e bronzo, in una rigorosa modalità compositiva, così come si conviene nella sintesi civile, per degli Uomini attenti a ricordare una schiera di altri Uomini integri e degni del nostro devoto e imperituro ricordo.

            L’opera è stata realizzata, in gra parte, con le sole forze degli Alpini della Sezione.

 

Voluto dal Consiglio Sezionale nel 1964.

Messa la "prima pietra" il 19 settembre 1965 ( calata nello scavo da un Reduce della I guerra mondiale, da un Reduce della II guerra mondiale e da un bocia).

Inaugurato il 3 settembre 1967, presente il Ministro della Difesa Tremelloni, il Presidente Nazionale Ugo Merlini, Alpini in Armi con Banda, 18 Sezioni e 108 Gruppi A.N.A., benedetto da don Scubla, Cappellano del Btg. INTRA.

 

            Vi sono incisi sul bronzo i nomi di:

349    Caduti della guerra 15-18

                      47    Caduti della guerra 35-36 (A.O.I.)

                    295    Caduti della guerra 40-45

Ogni anno, la seconda domenica di giugno, gli Alpini della Sezione ricordano ed Onorano, ai suoi piedi, i loro Caduti

 

 

I Soci Fondatori

Bariati

Gian Battista

Boccardi

Renzo

Calcia

Carlo

Canelli

Giulio

Carganico

Piero

Clivio

Enrico

Colombarini

Gian Battista

Cova

Guido

Dell'Orso

Giovanni

De Rossi

Renato

Grignaschi

Simone

Lancia

Alessio

Liboj

Luigi

Marenghini

Giovanni

Margarini

Alfredo

Righetti

Camillo

Taglioni

Silvestro

Tettamanti

Ferdinando

Uccelli

Gian Battista

 

I Presidenti

 

Boccardi

Renzo

1920-1925

Carganico

Piero

1926-1943

Pretti

Ilario

1946

Ranzoni

Achille

1947-1963

Meloni

Antonio

1964-1968

Ranzoni

Achille

1969-1978

Cordero

Antonio

1979-2002

Giroldini

Luigi

2002

Carganico Emilio 2003-2006
Giroldini Luigi 2007-2009

Coretta

Gian Mario

2010-2011

Maggioni Gian Piero 2012-

I Nostri Gruppi

Arizzano

Capo Gruppo

De Clementi Clemente

Arona

Capo Gruppo

Cavallero Roberto

Aurano

Capo Gruppo

Caretti Roberto

Baveno

Capo Gruppo

Borghini Cristian

Bee

Capo Gruppo

Micotti Mario

Belgirate

Capo Gruppo

Pollini Luigi

Bieno

Capo Gruppo

Poscia Doriano

Biganzolo

Capo Gruppo

Ossola Massimo

Borgoticino

Capo Gruppo

Remonato Moreno

Brovello Carpugnino

Capo Gruppo

Ceresa Mario

Calogna

Capo Gruppo

Bona Ferruccio

Cambiasca

Capo Gruppo

Bruno Biagio

Cannero

Capo Gruppo

Micotti Loredano

Cannobio               

Capo Gruppo

Acciaioli Gian Franco

Caprezzo               

Capo Gruppo

Borgazzi Vittorio

Cavaglio S.Donnino     

Capo Gruppo

Galantucci Giuseppe

Cossogno               

Capo Gruppo

Caretti Claudio

Dormelletto            

Capo Gruppo

Svaldi Marco

Falmenta Capo Gruppo Ferrari Silvano

Ghiffa                 

Capo Gruppo

Spedaliere Livio

Gignese                

Capo Gruppo

Roberto Rescalli

Gurro                  

Capo Gruppo

Bergamaschi Umberto

Intra Centro           

Capo Gruppo

Telò Pier Ettore

Intragna               

Capo Gruppo

Lomazzi Giacomo

Invorio                

Capo Gruppo

Vedovato Lino

Lesa                   

Capo Gruppo

Maggioni Mario

Massino Visconti       

Capo Gruppo

Bianchi Gildo

Meina                  

Capo Gruppo

Foglia Angelo

Mercurago              

Capo Gruppo

Cattaneo Narciso

Miazzina               

Capo Gruppo

Rabattoni Guido

Nebbiuno               

Capo Gruppo

Bellani Carlo

Oggebio                

Capo Gruppo

Cottini Pierangelo

Pallanza               

Capo Gruppo

Bignetti Gian Franco

Possaccio              

Capo Gruppo

Caretti Ezio

Premeno                

Capo Gruppo

Perelli Rocco Pierantonio

Rovegro                

Capo Gruppo

Vallana Gianni

San Martino            

Capo Gruppo

Ramoni Paolo

Someraro               

Capo Gruppo

Bolla Roberto

Stresa                 

Capo Gruppo

Minola Gino

Suna                   

Capo Gruppo

Zaganelli Giorgio

Trafiume               

Capo Gruppo

Giacomini Renato

Trarego Viggiona       

Capo Gruppo

Gagliardi Marziano

VillaLesa             

Capo Gruppo

Cecchetto Gianni

 

 

Il giormale della Sezione

 

Un’idea buttata lì durante gli interminabili Consigli di Sezione in via Marsala, l’irruente entusiasmo del Presidente Nino Melloni e la ferrea volontà del primo direttore Ugo Melloni consentirono la nascita del “nostro” Giornale, strumento indispensabile per tenere informati e “vicini” alla Sezione i soci sparsi sulle sponde del Lago.

Ugo Melloni ne tenne la direzione per quattro anni, per un anno la prese Ferruccio Barberis al quale subentrò l’indimenticabile ed inimitabile Franco Verna. Orfani della sua ultra-trentennale direzione, alla scomparsa l’incarico venne preso da Lucia Cordero, certamente non “alpino”, ma che dalla nascita respira e si nutre di “alpinità” dal padre Antonio, a sua volta per quasi tre decenni alla guida della Sezione Intra.

Alla scomparsa del Genitore, nel 2002, le “non del tutto inattese e forse naturali”, anche se troppo repentine, dimissioni lasciano nel buio il Consiglio sezionale, unico vero “editore” del trimestrale, che supera ancora una volta il duro momento investendo nell’incarico Aristide Ronzoni, giornalista della zona, un altro “ non Alpino”, ma da anni integrato e partecipe della vita della nostra città, nonché ammiratore convinto delle nostre molteplici attività.

Dalla sua nascita, cambia gradualmente veste tipografica ed intestazione, nonché obiettivi ed Alpini da raggiungere; per un breve periodo si unifica con il “ 5 valli “ di Luino, diventa “ Monti e valli “  quando ancora la nostra è “ Sezione Verbano”, è “ O U RUMP O U MOEUR – 5 VALLI “ ancora con Luino per poi assumere l’attuale denominazione definitivamente con lo stemma del valoroso e medagliato “ Btg. INTRA “ ed organo ufficiale della Sezione Intra.

Rimangono e rimarranno immutati gli obbiettivi : “ essere fedele agli ideali, allo spirito, alla fede che i nostri padri ci hanno trasmesso; ideali che si vorrebbero fossero fuori moda, ma che sono il fondamento insostituibile del vivere civile” Noi ci proveremo sempre, ad altri il giudizio.

 

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